“I Grandi Maestri. 100 anni di fotografia Leica”, al Complesso del Vittoriano

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Mostre

“I Grandi Maestri. 100 anni di fotografia Leica”, al Complesso del Vittoriano

Dal 16 novembre al 18 febbraio 2018, l’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano ospiterà una mostra imperdibile dedicata alle fotografie realizzate con la Leica, la prima macchina fotografica con pellicola da 35mm. Esposizione di 350 opere, scatti d’epoca di artisti importanti nel mondo della fotografia, e di oggetti che ne hanno fatto la storia.

Un omaggio allo storico oggetto che ha rivoluzionato la fotografia

Un secolo fa nasceva Leica, la prima macchina fotografica con obiettivo 35mm provvista di pellicola. Nata dal prototipo di Oskar Barnack, Leica si dimostrò da subito un oggetto rivoluzionario grazie alle sue caratteristiche che cambiarono radicalmente il modo di fare fotografia. Il celebre modello infatti si caricava all’aperto anche in presenza di luce, era di dimensioni decisamente ridotte rispetto ai precedenti modelli di macchine fotografiche, e fu la prima ad utilizzare la pellicola cinematografica da 35 mm perforata. Considerata da subito una meraviglia dell’ingegneria, è stata sicuramente la precorritrice delle fotocamere moderne.

350 opere dei maestri della fotografia realizzate con la Leica

Scatti dei più grandi artisti della fotografia d’epoca che apprezzarono le caratteristiche della famosa macchina fotografica, una raccolta di opere dei più grandi maestri in un collage che ripercorre la storia del novecento. La mostra al complesso del Vittoriano, curata da Hans-Michael Koetzle si articola in 16 sezioni susseguite in ordine cronologico che guidano lo spettatore in un viaggio nella storia attraverso la rivoluzione tecnologica apportata dalla Leica. Immagini impresse nella memoria storica catturate e interpretate da artisti come Henri Cartier-Bresson, Gianni Berengo Gardin, Heidersberger, Robert Capa, Elliott Erwitt, Nick, Christer Strömholm, Valerio Bispuri e molti altri. In questa unica tappa italiana della mostra si potranno ammirare, oltre agli scatti più significativi di questi grandi artisti, anche libri rari e riviste, documenti storici, locandine e una sezione speciale con macchine fotografiche d’epoca che hanno dato un contributo all’evoluzione della fotografia. Qui di seguito solo alcuni rappresentativi esempi di personaggi che hanno guardato da vicino le disparate situazioni che hanno contraddistinto le loro epoche.

Christer Strömholm e Les amies de Place Blanche

Non a caso è una delle sue opere a rappresentare questa importante mostra. Noto per la sua serie di ritratti in bianco e nero il fotografo svedese, morto nel 2002, fu reso celebre dalle sue raffigurazioni di transessuali nella zona Place Blache nella Parigi degli anni 50 pubblicata come Les amies de Place Blanche. Considerato il primo fotografo del dopoguerra a raggiungere la fama internazionale.

Paco: A drug story

Valerio Bispuri ha dedicato quattordici anni al suo progetto fotografico dedicato al paco, una droga letale create in Sudamerica con gli scarti della cocaina. Il fotografo racconterà di come ha testimoniato con la sua macchina fotografica la realtà dei consumatori di paco, per mostrare la sofferenza e la vita nei ghetti periferici. Ha il Sud America e condiviso la drammatica quotidianità̀ di queste persone. Bispuri racconterà anche di quando, bendato per non riconoscere il luogo, nel 2015 è riuscito ad entrare nelle cosiddette “cucine della droga”.

Indirizzo: Complesso del Vittoriano, Piazza Venezia, Roma, RM, Italia