L a Casa delle Farfalle è una serra tropicale dove è possibile passeggiare in mezzo ad una florida vegetazione ed osservare come le farfalle vivono nel loro habitat naturale.
Per questo motivo la Casa delle Farfalle è consigliata vivamente alle Scuole e ai bambini in quanto si presenta come un grande strumento didattico d’impatto essendo semplice, divertente e costruttivo.
Sono più di trentacinque gli appuntamenti in programma per YAP Fest 2018, l’evento che anima gli spazi del MAXXI da ben sette stagioni estive consecutive. Il calendario, organizzato dal museo in collaborazione con le più importanti istituzioni culturali nazionali ed internazionali, si snoda tra spettacoli di danza, serate di musica live, mostre, installazioni, proiezioni di film, incontri con artisti ed architetti.
Protagonista assoluta dell’intero evento è l’installazione “Green Gallery” dello STUDIOD3R, vincitrice del concorso indetto ogni anno da YAP. Da giugno fino ad ottobre sarà allora possibile ammirare questa splendida struttura che occupa la piazza esterna del MAXXI: un nuovo spazio verde composto da elementi modulari di vegetazione varia, in cui un attento sistema di nebulizzazione consente sia alle piante sia al pubblico di rigenerarsi nelle giornate più calde. Un’installazione moderna e funzionale, che diviene lo spazio che accoglie tutti gli appuntamenti in programma nello YAP Fest.
Gli appassionati di arte ed architettura avranno anche l’occasione di ammirare i modelli degli altri finalisti di questa edizione di YAP Rome. La Sala Carlo Scarpa ospita infatti non solo le opere di artisti nazionali e internazionali, ma racconta anche l’intero progetto “Young Architects Program” attraverso immagini di progetti collaterali provenienti da tutto il mondo.
A tutto questo si aggiungono, in programma, serate di jazz in collaborazione con il Roma Jazz Festival 2018, interessanti proiezioni di film che ci portano alla scoperta del cinema iraniano, una rassegna cinematografica per celebrare i cento anni dalla nascita di Nelson Mandela e incontri mattutini di Yoga aperti al pubblico. Un programma ampio e variegato, che ci porta a vivere l’estate in uno dei luoghi culturali più belli della Capitale.
Irriverente e geniale, Andrea Pazienza è senza dubbio uno dei fumettisti italiani più noti del secolo scorso. Scomparso prematuramente a 32 anni, ha lasciato ai posteri un’eredità di personaggi che raccontano alla perfezione il disagio e la sofferenza dell’età moderna. Chi non ricorda Penthotal, Zanardi o Pompeo? Personaggi amorali e scomodi, emblema di una generazione tormentata come lo era quella del Movimento del ’77.
A ben trent’anni di distanza dalla scomparsa del fumettista, il Mattatoio di Roma ne omaggia il ricordo con la mostra “Andrea Pazienza, Trent’anni senza“, organizzata da ARF!Festival e Napoli Comicon, con la collaborazione straordinaria dei familiari dell’artista. Dal 25 maggio al 16 luglio sarà possibile addentrarsi nel mondo di Paz attraverso una lunga serie di tavole che partono dagli esordi del fumettista ed arrivano fino agli anni della sua scomparsa.
Per la prima volta, il pubblico avrà l’occasione di ammirare un’intera antologia di tavole che vanno dalle primissime opere del fumettista – “Aficionados” e “Le straordinarie avventure di Penthotal” – alla sua opera ultima “Gli ultimi giorni di Pompeo”. Tra queste non mancano certo le tavole dell’incompiuta “Storia di Astarte” o le amorali reinterpretazioni che Paz ci ha lasciato dello stereotipo Disneyano in “Perchè Pippo sembra uno sballato”. Per celebrare a tutti gli effetti Andrea Pazienza, la mostra regala al pubblico anche bozzetti, schizzi e prove di layout: rarità che ricostruiscono perfettamente il profilo di un fumettista che ha saputo raccontare al meglio una società in mutamento come lo è stata quella degli anni Settanta. Un racconto ironico e tragico al tempo stesso, tutto fatto di personaggi sofferenti e irriverenti al tempo stesso.
Per gli appassionati del genere, la mostra “Andrea Pazienza, Trent’anni dopo” regala anche un fitto calendario di incontri con cadenza settimanale, per ripercorrere insieme la carriera dell’artista ribelle del fumetto italiano. E seppure Paz ci ha insegnato a “non tornare indietro, neppure per prendere la rincorsa”, l’occasione del trentennale della sua scomparsa ci sembra un’occasione perfetta per tornare indietro e riportare le opere del fumettista nei giorni nostri.