Dal prossimo 25 maggio, il Mattatoio di Testaccio ospiterà la mostra “Andrea Pazienza, Trent’anni senza”. Un tributo ad uno dei più grandi fumettisti italiani del secolo passato, scomparso a soli 32 anni.
Irriverente e geniale, Andrea Pazienza è senza dubbio uno dei fumettisti italiani più noti del secolo scorso. Scomparso prematuramente a 32 anni, ha lasciato ai posteri un’eredità di personaggi che raccontano alla perfezione il disagio e la sofferenza dell’età moderna. Chi non ricorda Penthotal, Zanardi o Pompeo? Personaggi amorali e scomodi, emblema di una generazione tormentata come lo era quella del Movimento del ’77.
A ben trent’anni di distanza dalla scomparsa del fumettista, il Mattatoio di Roma ne omaggia il ricordo con la mostra “Andrea Pazienza, Trent’anni senza“, organizzata da ARF!Festival e Napoli Comicon, con la collaborazione straordinaria dei familiari dell’artista. Dal 25 maggio al 16 luglio sarà possibile addentrarsi nel mondo di Paz attraverso una lunga serie di tavole che partono dagli esordi del fumettista ed arrivano fino agli anni della sua scomparsa.
Per la prima volta, il pubblico avrà l’occasione di ammirare un’intera antologia di tavole che vanno dalle primissime opere del fumettista – “Aficionados” e “Le straordinarie avventure di Penthotal” – alla sua opera ultima “Gli ultimi giorni di Pompeo”. Tra queste non mancano certo le tavole dell’incompiuta “Storia di Astarte” o le amorali reinterpretazioni che Paz ci ha lasciato dello stereotipo Disneyano in “Perchè Pippo sembra uno sballato”. Per celebrare a tutti gli effetti Andrea Pazienza, la mostra regala al pubblico anche bozzetti, schizzi e prove di layout: rarità che ricostruiscono perfettamente il profilo di un fumettista che ha saputo raccontare al meglio una società in mutamento come lo è stata quella degli anni Settanta. Un racconto ironico e tragico al tempo stesso, tutto fatto di personaggi sofferenti e irriverenti al tempo stesso.
Per gli appassionati del genere, la mostra “Andrea Pazienza, Trent’anni dopo” regala anche un fitto calendario di incontri con cadenza settimanale, per ripercorrere insieme la carriera dell’artista ribelle del fumetto italiano. E seppure Paz ci ha insegnato a “non tornare indietro, neppure per prendere la rincorsa”, l’occasione del trentennale della sua scomparsa ci sembra un’occasione perfetta per tornare indietro e riportare le opere del fumettista nei giorni nostri.
Indirizzo: Piazza Orazio Giustiniani, 4, Roma, RM, Italia