Stazione Birra a Ciampino

In piena zona Ciampino, la Stazione Birra è uno dei brewpub romani (seppur non in centro città) più apprezzati dagli amanti della musica live e degli eventi sportivi. Un gigantesco spazio a due piani con tavoli, bancone bar e un palco di quasi 80 mq per le band di musicisti, pronto ad accogliere il pubblico per un aperitivo, una cena, un concerto rock, un incontro di boxe o una serata di cabaret. Se la programmazione degli eventi è varia e ampia, contando circa 200 diverse serate organizzate in un anno, lo stesso vale per la proposta culinaria e l’offerta delle birre artigianali, che hanno reso il locale molto apprezzato dagli intenditori del settore.

Il menù del ristorante è esattamente quello caratteristico di un pub, con una vasta scelta tra fritti, pizze, secondi di carne, hot dog e hamburger. Ad accompagnare i piatti la Stazione Birra propone un’ampia scelta di birre prodotte dal vicino birrificio “Birra Gladiatore”, direttamente collegato al brewpub: questo significa che la birra che viene prodotta nello stabilimento passa dai fermentatori ai serbatoi collegati alle spine del bancone, riuscendo così a mantenere anche la catena del freddo. Sono ben cinque le tipologie di birra alla spina che vengono prodotte e servite nel locale: Golden Ale, India Pale Ale, Strong Ale, Bock e Tripel. Si tratta di prodotti del tutto artigianali, nati da un’attenta ricerca delle materie prime e da un confronto con gli altri produttori di birra locali. Una passione cominciata nel 1998 e sempre più apprezzata da esperti e semplici amanti della pinta.

L’altro aspetto che attira qui il pubblico è sicuramente quello legato alle performance live di gruppi musicali e cover band: dal rock al pop, dal brit pop alla musica italiana, il palco della Stazione Birra è sempre pronto ad ospitare concerti, soprattutto nel weekend e nei periodi festivi.

El Chiringuito Libre

Nato come piccolo bar di quartiere, El Chiringuito Libre è diventato nel corso degli anni un vero e proprio punto di riferimento per gli abitanti della zona San Paolo. All’interno di un parco rettangolare affacciato su Via Ostiense, alle spalle della Basilica di San Paolo, questo chiosco è frequentato indistintamente da giovani studenti dell’Università, gruppi di amici e famiglie con bambini al seguito. Un mix incredibile di persone, che riescono a convivere qui armoniosamente grazie all’atmosfera accogliente e familiare del posto, ma soprattutto in virtù del fatto che questo è aperto praticamente tutto il giorno, dalla mattina alla sera inoltrata.
È soprattutto il pomeriggio però che qui la situazione comincia ad animarsi. È infatti abbastanza risaputo che il bar propone gustosi aperitivi a prezzi piuttosto convenienti: la selezione di birre artigianali è ampia e variegata, così come pure quella dei cocktail e degli amari. Ma la stagione migliore per frequentare El Chiringuito Libre è soprattutto l’estate, quando i tavoli esterni si moltiplicano e le serate sono animate da musica e djset, almeno fino alle due di notte. È questo il posto perfetto dove sorseggiare una birra fresca, ascoltare buona musica e divertirsi giocando a biliardino in compagnia degli amici. L’atmosfera giovale e la cordialità dei baristi lo rendono così un vero e proprio punto di ritrovo nel quartiere, dove spesso si fermano nuovi clienti attratti dalla folla di gente che stanzia davanti al bancone e ai tavoli.
Quello che davvero stupisce di questo piccolo bar è l’incredibile programmazione di eventi che riesce ad assicurare tutto l’anno. Dalle collaborazioni con radio locali, associazioni culturali e realtà di zona nascono appuntamenti interessanti che riescono a riunire intorno al chiosco tutti gli abitanti e i frequentatori del quartiere San Paolo. Ed in fondo, uno degli obiettivi di El Chiringuito Libre è proprio questo.

Museo di Roma in Trastevere

Arte, cultura, folklore, vita: da secoli il rione Trastevere è il cuore pulsante di Roma. Oggi rappresenta il centro della vita notturna e dell’aggregazione giovanile in uno scenario romantico, ma la sua bellezza e la sua storia hanno origini lontane nel passato, quando era altrettanto ricco di vita e di folklore. Il modo di vivere Trastevere, ma anche la stessa Roma, è cambiato molto nei secoli. Alcune fotografie ritraggono la fisionomia e la vita del quartiere all’inizio del Novecento. Ma cosa accadeva prima? Come si viveva tra nel Settecento o nell’Ottocento? A queste domande cerca di rispondere il Museo di Roma in Trastevere. Le collezioni del museo cercano di catturare le caratteristiche della vita romana e trasteverina, in un periodo circoscritto tra il Settecento e l’Ottocento. Il museo stesso è situato all’interno d un pezzo di storia del rione Trastevere: l’ex convento carmelitano di Piazza S. Egidio. L’antica struttura fu espropriata dallo stato nel 1870 ma diventò un museo oltre un secolo dopo.

Il museo nasce nel 1977 con il nome di “Museo del Folklore e dei poeti romaneschi” e solo nel 2000 sarà ristrutturato e ampliato, acquisendo la nuova denominazione di “Museo di Roma in Trastevere”. La collezione del museo è tesa a mettere in mostra gli aspetti salienti della vita romana fino a metà Novecento circa e lo fa in molteplici modi e attraverso svariate forme artistiche. La collezione, infatti, include dipinti, stampe, disegni e acquerelli tra cui la serie Roma sparita di Ettore Roesler Franz, i cui pezzi sono esposti a rotazione per motivi conservativi, vista l’estrema delicatezza e unicità dei pezzi. Il museo offre anche rappresentazioni veristiche di scene di vita romana ottocentesca con particolare attenzione nella raffigurazione di mestieri, feste laiche e religiose, il tutto a grandezza umana con costumi dell’epoca. Oltre questo c’è molto altro ma a essere imperdibile è anche la collezione di materiali appartenuti al poeta Trilussa (Roma 1871-1950).

Il museo oltre a offrire visite didattiche per scuole e gruppi di persone, organizza annualmente interessanti eventi di formazione per studenti universitari e docenti con approfondimenti ragionati su archeologia, scienza, musica e arte. Questi corsi vengono tenuti da esperti, studiosi universitari, direttori e curatori dei musei. Per chi invece preferisce visite meno interattive ma comunque complete, la guida del museo è scaricabile anche in formato app per smartphone.

Cinema Nuovo Sacher

Sacher, proprio come la deliziosa torta viennese. Qui però non si parla di dolci, o comunque non solo di dolci, si parla di cinema. Il Cinema Nuovo Sacher, infatti, è una sala nel cuore di Trastevere. La si incontra passeggiando oltre Porta Portese, verso Piazza Mastai. Un anonimo cancello di ferro contornato da alberi introduce una facciata che, già da sola, racconta i mille volti e le molteplici vite di questa struttura che non è sempre stata un cinema e non si è sempre chiamata così.

Come i veri cinefili sapranno, la torta Sacher è senz’altro un dolce amato da Nanni Moretti. Il celebre regista italiano ha chiamato così la sua casa di produzione e, successivamente, anche questa sala cinematografica.  Il piccolo cinema, però, nasce molto prima della casa di produzione di Moretti e addirittura prima dello stesso regista che lo ha acquistato solo nel 1991, dopo diversi anni di chiusura.

L’edificio viene costruito alla fine degli anni Trenta come sede del dopolavoro per i dipendenti del Monopolio di Stato. Gli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale la vedono trasformata in un teatro, finché il cinema non prende piede conquistando il pubblico. La sala, però, “declassata” alle seconde visioni, diventa un cinema di prima visione solo negli anni Ottanta.

Il Nuovo Sacher mantiene le sue peculiarità e non cerca competizione con i nuovi multisala. Ha 362 posti e una sala unica che però riesce a mediare tra i gusti di tutti gli spettatori, cinefili e non. La programmazione proposta è sempre molto varia e include i pubblicizzatissimi premi Oscar ma anche film di nicchia, produzioni indipendenti e proiezioni d’essai. Uno alla volta però, come prima dei multisala, quando un film bello e raro andava aspettato e desiderato.

Spesso si è parlato di crisi del Nuovo Sacher, una crisi che riguarda il cinema in generale e non solo le piccole sale, eppure quella di Nanni Moretti ha la pelle dura e resiste senza omologarsi. Anzi, anche in estate offre bellissime rassegne all’aperto e a volte gli spettatori stessi possono rendersi protagonisti: al termine di alcune rassegne, infatti, vengono assegnati premi, per esempio al miglior film o miglior protagonista, ed è lo stesso pubblico a costituirsi giuria per la consegna dei riconoscimenti. Una forma di cinema partecipato, quindi, che unisce l’innovazione alla tradizione, il vecchio al nuovo e che sembra essere una ricetta vincente, forse l’unica per fronteggiare la crisi.

Giufà, un caffè letterario a San Lorenzo

Giufà è un caffè letterario al centro dello storico quartiere di San Lorenzo, precisamente in Via degli Aurunci. È un luogo dedicato all’incontro di cultura e gastronomia, una caffetteria aperta tutto il giorno con una libreria fornitissima. Un locale nato del 2005, che negli anni ha promosso la lettura secondo un nuovo modo di stare insieme, sperimentando condivisione e solidarietà sociale.

Giufà offre una selezione di testi di vario genere per un’offerta letteraria davvero ampia, seguendo una linea editoriale fatta di progetti culturali indipendenti, con focus sui temi del consumo critico e incontro tra diverse culture, proponendo libri di narrativa straniera e italiana delle piccole realtà editoriali. Il caffè letterario, allo stesso tempo, dedica grande spazio anche ai fumetti, alle cartoline storiche, alle graphic novel e ai saggi. Libri e volumi che è possibile consultare e magari anche acquistare durante una colazione o un tè pomeridiano.

Un locale confortevole e retrò che oltre all’impegno culturale, offre un menù variegato e ricco di proposte enogastronomiche interessanti. È possibile, infatti, degustare una selezione di thé, tisane e cioccolate calde da accompagnare a dolci e torte. Per l’aperitivo, invece, calici di vino e buoni cocktail. Un ambiente caldo e famigliare dove non manca mai la buona musica di sottofondo.

Giufà, inoltre, organizza eventi e serate a tema, rigorosamente di stampo culturale. Un cartellone ricco ed eterogeneo che durante l’anno richiama appassionati di arte, cultura e letteratura che qui si incontrano per un reading o la presentazione di un libro e che ne fanno un punto di riferimento non solo per il quartiere San Lorenzo, ma per l’intera città di Roma. Particolarità di questo locale è la gara del biliardino letterario, evento culturale e sportivo a cui bisogna partecipare almeno una volta.

Giufà offre dunque un’offerta davvero variegata, adatto per la colazione, per trascorrere il pomeriggio insieme agli amici oppure rilassarsi in compagnia di un buon libro, ma anche per un aperitivo controcorrente.

Mangiare all’aperto sulle terrazze di Roma

D’estate, per chi è alla ricerca di locali all’aperto dove poter mangiare e sorseggiare un calice di vino o un cocktail fresco e colorato, magari accompagnato da buona musica e da una bella vista panoramica, la proposta di Roma è ampia e variegata. Terrazze panoramiche, piccoli giardini segreti e tavolini all’aperto, offrono location uniche ed esclusive, per serate di buona cucina e divertimento.

Terrazza San Pancrazio

A pochi passi dal Gianicolo, direttamente affacciata su uno dei panorami più suggestivi di Roma, la Terrazza San Pancrazio è uno dei luoghi culto dell’estate oramai da qualche anno. L’arredamento shabby chic e le piccole lampadine gialle creano qui un’atmosfera unica e magica, perfetta per una sera d’estate in cui lasciarsi accarezzare dal fresco Ponentino. Perfetto per l’aperitivo e per la cena, il locale offre un’attenta selezione di vini ed un’ampia scelta di cocktail sapientemente preparati. Per il primo anno, il menù viene curato dal noto chef stellato Anthony Genovese, che propone quotidianamente ottimi crudi di pesce e tartare, da accompagnare alle proposte alcoliche del locale.

 The Corner

I palati più raffinati non potranno fare a meno di provare questo splendido ristorante e cocktail bar ai piedi dell’Aventino, sapientemente guidato da Marco Martini, chef stellato oramai più che affermato nella Capitale. Preparatevi ad essere accolti in una splendida terrazza in stile liberty, tra gazebo impreziositi da vetrate colorate e statue di dee seminude, dove poter gustare prelibati cocktail sempre accompagnati da un divertente elemento decorativo da assaggiare (garnish). Di altissimo livello la proposta culinaria, che spazia tra proposte di carne e di pesce, con l’aggiunta di rivisitazioni di piatti della tradizione nostrana. Assolutamente da provare “l’ajo e ojo di mare”, perfetto per una fresca sera d’estate, soprattutto se accompagnato da uno dei drink di altissima qualità proposti dal bartender.

Zuma a Palazzo Fendi

Sulla bocca di tutti da mesi, la terrazza di Zuma è oramai uno dei locali all’aperto più trendy di Roma. Sulla cima di Palazzo Fendi, meravigliosamente affacciata sulla cupola in vetro di Fuksas e su quella della chiesa di San Carlo in via del Corso, questo locale è oramai un punto di riferimento per tutti gli amanti del sushi e della cucina giapponese. Elegante e minimale, la terrazza vi stupirà con una eccellente lista di cocktail, distillati asiatici, sake e whisky giapponesi. Lasciatevi conquistare dalla meravigliosa vista panoramica, romanticamente illuminata dalle luci del Lungotevere, e lanciatevi alla scoperta di cocktail dai nomi dal retrogusto orientale come l’Ama mizu o lo Shiso and juniper.

Magick Bar

Per allontanarsi dal trambusto di Roma, pur rimanendo sulle rive del Tevere, il Magick Bar è il locale perfetto per voi. Vi basterà scendere qualche gradino di fronte a Lungotevere Oberdan per sentirvi in un luogo lontano chilometri dalla città: questa palafitta comodamente alloggiata sul fiume vi sembrerà davvero una sorta di universo parallelo, dove poter gustare golose proposte della cucina centro-sudamericana e mediterranea, accompagnate da cocktail freschi ed originali. Immancabili i dj set electro che accompagnano quotidianamente gli aperitivi bordo fiume, perfetti per vivere la città in un modo assolutamente unico e nuovo.

“Luglio suona bene”

Il tempio della musica, a Roma, è l’Auditorium Parco della Musica, luogo concepito per la migliore resa acustica possibile di ogni genere di espressione musicale. Lo sanno bene coloro che da anni partecipano ai concerti e alle attività che qui vengono proposte, e che lo hanno reso, nel corso degli anni, un polo di indiscussa importanza culturale per Roma, come per l’Italia.

D’estate i concerti dell’Auditorium si spostano nell’arena esterna, chiamata Cavea, ed è qui che ha luogo la rassegna musicale “Luglio suona bene”, giunta quest’anno alla sua diciassettesima edizione, proponendo ancora una volta una programmazione varia ed interessante.

La musica che suona negli spazi dell’Auditorium non ha confini di genere, che si tratti rock, pop, jazz, musica d’autore o elettronica, artisti contemporanei o band del passato ancora in attività.

Quest’anno la stagione apre il 17 giugno con il gruppo inglese dei Bastille, che presenteranno brani dell’ultimo album Wild world, un genere che unisce il sinth pop al rock alternativo, in attesa di sentire dal vivo, il 22 giugno, la voce di Michael Kiwanuka, chitarrista salito in cima alle classifiche inglesi con il suo album “Love & Hate”. Il mese di giugno termina in un susseguirsi di nomi eccellenti, Jethro Tull, The Cranberries e The Beach Boys.

Nel mese più caldo, luglio, la musica dell’Auditoium ci farà uscire tutte le sere, e viaggiare per il mondo con il ritmo e le melodie degli artisti nazionali e internazionali che si alterneranno sul palco della Cavea. Si inizierà con i promettenti Benji e Fede, per seguire con Fiorella Mannoia e Stefano Bollani, rispettivamente l’1, il 2 e il 5 luglio. I protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo, Francesco Gabbani il 15 e Ermal Meta il 22 luglio.

L’elettronica esotica di Bonobo è attesa per l’8 luglio, quando l’artista si esibirà con il suo album Migration, un disco riconosciuto dalla critica come espressione dell’apice artistico del musicista.

Per gli appassionati di musica sinfonica il 12 luglio si esibirà il maestro Ezio Bosso, che suonerà la Sinfonia n.7 di Beethoven, aprendo con Bach e due sue composizioni originali. Mentre, il 19 luglio, andranno in scena i Carmina Burana con coro e percussioni dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretti da Ciro Visco.

Da non perdere i Jarabe de Palo che il 20 luglio festeggeranno i cinquantanni del fondatore del gruppo Pau Dones, proponendo nuovi arrangiamenti dei loro maggiori successi.

Altri appuntamenti da non perdere sono il 21 luglio con Gregory Porter, voce del jazz americano, e il 23 luglio con George Aznavour, il cantautore francese che da anni incanta i suoi fan con un repertorio immenso di canzoni ed album.

Tra i cantautori italiani, attesissime le date di Carmen Consoli, il 27 luglio, e di Alex Britti e Max Gazzè il 31 luglio e il 1 agosto, che si alterneranno sul palco per concludere il loro spettacolo “In missione per conto di Dio” con un’esibizione in coppia che si prevede essere esplosiva.

Tra gli intramontabili della scena melodica e folklorica italiana, Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana, il 24 luglio e Romina Power e Al Bano, il 27 luglio.

Insomma, per chi rimane a Roma si presenta un’estate all’insegna della musica e dei concerti dell’Auditorium!