Un esempio di arte rinascimentale, dalla struttura alle sue decorazioni. Il Chiostro del Bramante è parte integrante del complesso della chiesa di Santa Maria della Pace. Il nome lo prende da Donato Bramante, l’architetto a cui, attorno al Cinquecento, venne commissionata l’opera. Il committente fu il Cardinale Oliviero Carafa, figura di spicco del mondo ecclesiastico per aver condotto una crociata, per i numerosi riconoscimenti ottenuti ma anche per lo spiccato gusto artistico.
Un ampio portico ci guida all’ingresso del pianterreno dove le pareti sono affrescate, eppure la presenza di affreschi non è ricca per scelta stilistica: pare che Bramante volesse mettere in risalto gli elementi architettonici della sua creazione. Era al pianterreno, in passato, che si articolava la dimensione collettiva della vita, il tempo passato insieme. Il primo piano era predisposto alle abitazioni. Oggi, ovviamente, molto è cambiato.
Il restauro del 1997 ha riportato il Chiostro al suo antico splendore. Da quel momento è diventato un polo museale molto importante a Roma. Il Chiostro ospita continuamente mostre temporanee di alta qualità: sia monografiche, incentrate unicamente su un autore, sia tematiche che mettono insieme opere di vari artisti. Le mostre hanno, in genere, durata di un paio di mesi e sono soggette a svariate riduzioni sui biglietti per permettere anche a studenti, bambini o gruppi di visitare l’esposizione.
Contemporaneamente alle mostre, il Chiostro del Bramante ha ampliato le proprie attività orientate sempre alla creazione di spazi multifunzionali, attraverso un servizio di alloggio. È possibile, infatti, soggiornare all’interno del museo e diventare membri dell’Associazione Amici del Chiostro del Bramante, potendo quindi godere di varie agevolazioni e sconti.
L’istituzione che si occupa della direzione artistica del Chiostro si chiama DART e sta tentando di realizzare un progetto coerente con la struttura, che tenda quindi a valorizzarla. Si è deciso di mantenere l’antica suddivisione degli spazi e di destinare, pertanto, il pianterreno alla socialità e alla vita in comune. Una caffetteria offre la possibilità di godere dello spazio rinascimentale per fare colazione, per un brunch o per un cocktail e diventa spesso vetrina per giovani artisti chiamati a suonare in prima serata. Il Chiostro del Bramante, quindi, non è un luogo da vivere solo come museo ma mette a disposizione la sua bellezza e il suo rigore rinascimentale per trascorrere una normale giornata o pomeriggio a Roma. Il progetto in atto al Chiostro rende il patrimonio artistico della Città Eterna alla portata di tutti.