“I Grandi Maestri. 100 anni di fotografia Leica”, al Complesso del Vittoriano

Un omaggio allo storico oggetto che ha rivoluzionato la fotografia

Un secolo fa nasceva Leica, la prima macchina fotografica con obiettivo 35mm provvista di pellicola. Nata dal prototipo di Oskar Barnack, Leica si dimostrò da subito un oggetto rivoluzionario grazie alle sue caratteristiche che cambiarono radicalmente il modo di fare fotografia. Il celebre modello infatti si caricava all’aperto anche in presenza di luce, era di dimensioni decisamente ridotte rispetto ai precedenti modelli di macchine fotografiche, e fu la prima ad utilizzare la pellicola cinematografica da 35 mm perforata. Considerata da subito una meraviglia dell’ingegneria, è stata sicuramente la precorritrice delle fotocamere moderne.

350 opere dei maestri della fotografia realizzate con la Leica

Scatti dei più grandi artisti della fotografia d’epoca che apprezzarono le caratteristiche della famosa macchina fotografica, una raccolta di opere dei più grandi maestri in un collage che ripercorre la storia del novecento. La mostra al complesso del Vittoriano, curata da Hans-Michael Koetzle si articola in 16 sezioni susseguite in ordine cronologico che guidano lo spettatore in un viaggio nella storia attraverso la rivoluzione tecnologica apportata dalla Leica. Immagini impresse nella memoria storica catturate e interpretate da artisti come Henri Cartier-Bresson, Gianni Berengo Gardin, Heidersberger, Robert Capa, Elliott Erwitt, Nick, Christer Strömholm, Valerio Bispuri e molti altri. In questa unica tappa italiana della mostra si potranno ammirare, oltre agli scatti più significativi di questi grandi artisti, anche libri rari e riviste, documenti storici, locandine e una sezione speciale con macchine fotografiche d’epoca che hanno dato un contributo all’evoluzione della fotografia. Qui di seguito solo alcuni rappresentativi esempi di personaggi che hanno guardato da vicino le disparate situazioni che hanno contraddistinto le loro epoche.

Christer Strömholm e Les amies de Place Blanche

Non a caso è una delle sue opere a rappresentare questa importante mostra. Noto per la sua serie di ritratti in bianco e nero il fotografo svedese, morto nel 2002, fu reso celebre dalle sue raffigurazioni di transessuali nella zona Place Blache nella Parigi degli anni 50 pubblicata come Les amies de Place Blanche. Considerato il primo fotografo del dopoguerra a raggiungere la fama internazionale.

Paco: A drug story

Valerio Bispuri ha dedicato quattordici anni al suo progetto fotografico dedicato al paco, una droga letale create in Sudamerica con gli scarti della cocaina. Il fotografo racconterà di come ha testimoniato con la sua macchina fotografica la realtà dei consumatori di paco, per mostrare la sofferenza e la vita nei ghetti periferici. Ha il Sud America e condiviso la drammatica quotidianità̀ di queste persone. Bispuri racconterà anche di quando, bendato per non riconoscere il luogo, nel 2015 è riuscito ad entrare nelle cosiddette “cucine della droga”.

Monet in mostra al Vittoriano

La collezione del Musée Marmottan Monet a Roma

La collezione comprende alcuni quadri che il pittore impressionista conservava a Giverny, sua ultima residenza. Si tratta di opere selezionate, che ripercorrono tutta la vita di Monet. Dai ritratti e caricature ai paesaggi di Parigi, Londra, fino ad arrivare alla natura incontaminata, che ritorna sempre in moltissimi suoi quadri. Una tecnica inimitabile, che ha segnato tutti i suoi cinquecento dipinti, realizzati nel corso della sua vita. E che ora, a novantuno anni dalla sua scomparsa, riescono ancora a sorprendere gli amanti dell’arte e della pittura.

La nascita di una corrente pittorica: l’Impressionismo

Monet è definito il padre della pittura impressionista. A lui si deve la nascita di questa corrente, diversa da quella rappresentata dai quadri della metà dell’800, che ancora seguiva i canoni dettati dai pittori dei decenni precedenti. Il passo in avanti, compiuto nel mondo della pittura con l’impressionismo, era inevitabile grazie al periodo di sviluppo sociale ed economico che la Francia stava affrontando. Osservando un quadro impressionista, si nota subito la differenza che lo caratterizza. Sono situazioni normali, quotidiane. Ma irripetibili. Il pittore deve catturare quell’attimo, deve osservare una scena e riprodurla. Come una foto, l’impressionismo cattura quel momento e lo traduce su una tela. Tranne per i ritratti, questa corrente porta il pittore all’aria aperta. Sono paesaggi, piazze e strade con le famiglie a passeggio, momenti di vita che non si potranno mai vedere se si rimane chiusi all’interno del proprio studio. Le opere impressioniste sono caratterizzate da pennellate veloci, perché quell’attimo che si è deciso di immortalare potrebbe sparire da un momento all’altro. Quella posizione e quella luce venivano copiate alla perfezione, poi un uso irregolare del pennello dava sfogo alla creatività dell’artista, portando a una rottura della tradizione.

L’alba in Impression, soleil levant

Impression, soleil levant (Impressione, levar del sole) è uno dei quadri più conosciuto di Monet. Un olio su tela realizzato a Le Havre nel 1872. Il dipinto ritrae il porto della città marittima di Le Havre, alla mattina. Il sole spicca dalla nebbia, che ancora non si è dissolta. Non vi è nulla di definito, ma è quello che Monet vedeva dalla sua camera d’albergo. Un quadro che identifica tutte le caratteristiche dell’impressionismo, che ritrae quello che l’occhio vede. Proprio come una macchina fotografica che immortala un istante.

Giornata del contemporaneo 2017: a Roma musei e gallerie gratuiti

13° edizione della giornata del Contemporaneo: in tutta Italia 24 musei AMACI e più di mille realtà artistiche apriranno le porte gratuitamente al pubblico. Tra le location più importanti che parteciperanno all’evento ci sono:

MAXXI Museo nazionale delle arti XXI secolo

Indirizzo: Via Guido Reni 4A – 00196 Roma
Telefono: 06/3201954
E-mailinfopoint@fondazionemaxxi.it
Sito Webwww.maxxi.art

Apertura straordinaria della biblioteca e Reading Room “Art & Food”

La biblioteca del Museo rimarrà aperta dalle 11:00 alle 18:00, con una speciale Reading Room per approfondire il tema del rapporto arte-architettura e cibo. Inoltre ci sarà la possibilità di poter ammirare l’opera di Bruna Esposito “E così sia…”, in mostra permanente al Maxxi.

Conversazioni d’autore e performance: Olaf Nicolai

Dalle 19:00 alle 20:00 incontro con Olaf Nicolai, autore di numerose opere esposte al Maxxi, il quale parlerà del processo compositivo mentale e delle tecniche attraverso cui crea i suoi dipinti, trasferendo le teorie delle scienze naturali e degli studi umanistici nell’arte e nell’estetica. Successivamente l’artista darà vita a una performace in cui si vuole approfondire la relazione tra il suono e la sua archiviazione, tra il significato e la sua contestualizzazione storica.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti per i possessori della card myMAXXI. Possibilità di prenotazione scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it entro il giorno prima dell’evento (10 posti disponibili).

MACRO Museo d’Arte contemporanea Roma

Indirizzo: Via Nizza 138, 00198 Roma
Telefono: 06/0608
E-mailmacro@comune.roma.it
Sito webwww.museomacro.org

Appunti di una generazione #4 – Simone Berti e Cuoghi Corsello

Dalle 10:30 alle 19:30 mostra con installazioni luminose dei due affermati pionieri della street art italiana. Installazioni e dipinti si mescolano  coinvolgendo soprattutto vista e udito attraverso musiche particolari, tubi e lampade fosforescenti che creano un’atmosfera che lega passato storico e recenti avanguardie.

Artisti in residenza. Mostra Finale – Francesca Ferri e Marco Gobbi

Francesca Ferri e Marco Gobbi, nuovi talenti della scena artistica italiana vincitori del bando 2016-2017, espongono al Macro oggetti d’assemblaggio, giocattoli e articoli di uso quotidiano ma anche pitture. Lo scopo è quello di colmare i vuoti, sia in modo pratico con gli oggetti, sia in modo ideale attraverso la pittura.

Auguste-Dormeil Renaud – Jusqu’ici Tout Va Bien

Dalle 14:00 alle 20:00 prima mostra personale in un museo italiano di Renaud Auguste-Dormeuil. La mostra lavora sulla qualità enigmatica del tempo, sulla sua natura assillante e sull’incrocio delle direzioni che l’arte rende possibile.

Proiezione del video della performance “Voices” di Piero Mottola

Dalle 10:30 alle 19:30 presso la Sala Cinema, proiezione del concerto Voices di Piero Mottola, che si è svolto il 22 giugno 2017 presso la Macro hall. Documentario che vede protagonisti studenti di tutto il mondo che hanno saputo associare 10 emozioni a suoni e rumori prodotti esclusivamente con la voce e con il proprio corpo. I 1000 frammenti ottenuti sono stati catalogati e saranno mostrati al pubblico nel formato di un video-documentario, che ha lo scopo di indagare le potenzialità evocative e musicali della voce umana di persone comuni in diverse aree geografiche del nostro pianeta.

Visioni geometriche. Opere dalla collezione #5

Dalle 10:30 alle 19:30 in mostra le opere che fanno parte della collezione “visioni geometriche”, ciclo pluriennale di mostre che intende valorizzare la collezione permanente del Macro. Il tema della mostra è la ricerca artistica astratta che utilizza geometrie e colori come strumenti linguistici autonomi, partendo da premesse teoriche e modalità operative differenti. 25 artisti coinvolti.

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Indirizzo: Viale delle Belle Arti 131 – 00197 Roma
Telefono: 06/322981
E-mailgan-amc@beniculturali.it
Sito Web: lagallerianazionale.com

È solo un inizio

Dalle 8:30 alle 19:30 mostra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di opere realizzate nel 1968, anno emblematico e ricco di mutamenti politici, sociali e culturali. Opere europee e americane che vogliono descrivere e mostrare nelle forme più diverse l’atmosfera e la realtà di quegli anni.