Il ritorno di un mito. Roger Waters suonerà a Roma il 14 luglio al Circo Massimo. Una data da non perdere in un’annata importante, in cui la città di Roma si offre come luogo per rendere omaggio alla grande musica di Waters e dei Pink Floyd.
Il rock al Circo Massimo
L’arena che negli ultimi anni ha già ospitato big del rock come Bruce Springsteen e i Rolling Stones, si prepara ad accogliere Waters. Nonostante non sia l’unica data in Italia, la corsa ai biglietti è già iniziata.
Una vita sul palco
Un’esistenza con la chitarra in mano. Roger Waters suona da oltre 40 anni. In questo arco di tempo ha riscritto la storia della musica, è diventato Il Rock. Inizia a suonare nel 1963, i suoi compagni erano Syd Barret e David Gilmour, i Pink Floyd. Quella musica si diffonde, riempie i locali, le case e le auricolari di diverse generazioni, note rock che hanno accompagnato tanti accadimenti storici, in un ventennio in cui il mondo è cambiato. L’album The Wall, l’immagine di quel muro che cadeva a pezzi, è stato successivamente associato all’abbattimento del muro di Berlino, legando indissolubilmente i Pink Floyd alla storia. Il gruppo si è sciolto dopo 20 anni ma il legame dei fan alla musica dei Pink Floyd non si è mai interrotto. Intanto, con la fine di questa esperienza Waters inizia una nuova carriera, quella da solista. A pochi anni dall’inizio dell’esperienza solista Roger Waters va a ripresentare The Wall in una Berlino in festa, era il 1990. La sua carriera prosegue piena di successi, duetti celebri e arene piene in tutto il mondo.
Il legame con l’Italia
Tra orgoglio e sofferenza Roger Waters ha un profondo legame che lo unisce all’Italia. Il padre del cantautore, infatti, ha combattuto per la liberazione del paese, perdendo la vita in battaglia. La sanguinosa battaglia è avvenuta nelle zone di Aprilia, in Lazio, dove è stato dedicato un monumento proprio alla memoria di Eric Fletcher Waters.
Their Mortal Remains al MACRO
Tra storia e musica, il MACRO dedica una mostra ai Pink Floyd (Leggi l’articolo sulla mostra). Negli anni Sessanta, mentre il paradigma culturale occidentale variava velocemente, il gruppo di Waters diventa principale esponente di un movimento psichedelico che avrebbe cambiato per sempre le prospettive musicali. La mostra, aperta da gennaio e inaugurata dallo stesso cantante, rimarrà aperta fino a luglio. Ma Roger Waters non guarda al passato, il suo tour durerà due anni e lo porterà in giro per il mondo.