Laboratori creativi, percorsi di apprendimento attraverso il gioco ed eventi da vivere con la famiglia in un museo dedicato ai bambini.
“Gli adulti non capiscono mai niente da soli”. In poche pagine, il Piccolo Principe ci aveva visto lungo: i bambini devono spiegare le cose agli adulti perché questi ultimi hanno perso l’intuizione e l’immaginazione, abituati come sono a studiare sui libri. I bambini, al contrario, sono degli esploratori e riescono quindi a cogliere l’essenza delle cose. Purtroppo diventando grandi ci si dimentica che certe doti vanno tenute in esercizio e con il passare del tempo si perdono.
A Roma c’è un luogo che custodisce e coltiva le doti peculiari dei bambini, come il Piccolo Principe faceva con la sua rosa. È il Museo dei Bambini. Si trova in via Flaminia, a pochi passi da Piazza della Marina ed è un posto speciale e pieno di colori. Lo scopo del Museo dei Bambini non è insegnare ma accompagnare il naturale desiderio di apprendere attraverso giochi e mostre interattive. Bambini e bambine diventano soggetti attivi di missioni esplorative che permetteranno loro di imparare in modo diretto. Questi metodi sono tesi a sviluppare l’intuizione e l’immaginazione di bambini di diverse fasce di età, al tempo stesso sono tecniche pedagogiche innovative per stimolare l’interazione sociale, la collaborazione e atteggiamenti positivi verso il prossimo.
L’elemento indispensabile di tutto ciò è uno staff preparato, capace di progettare gli exhibit, i laboratori creativi e potenziarne l’aspetto ludico-didattico. Lo staff, capace di interagire con i bambini non solo come gruppo ma come singole individualità, è anche un punto di riferimento per le famiglie, un ponte tra l’infanzia e l’età adulta; il requisito indispensabile, infatti, è che gli educatori siano anche loro un po’ bambini.
Il percorso museale offre stimoli di tutti i tipi. Un percorso interattivo può portare i bambini a pesca per insegnare un’idea di sostenibilità che viene trasmessa anche attraverso la sezione dedicata al riciclo della plastica e alle sue mille possibilità, ma non è tutto. C’è da scoprire la nutrizione, l’energia eolica o il motore e in tutto ciò non si è mai solo spettatori.
A differenza dei musei “dei grandi” che spesso dimenticano i più piccoli, il Museo dei Bambini non dimentica le mamme, i papà, i nonni, zii e zie e tutti gli adulti amici e accompagnatori: gli adulti possono vivere l’esperienza didattica insieme ai bambini per tornare piccoli, per imparare insieme ma anche per imparare a insegnare.